L'Appennino Tosco-Emiliano è una dorsale appenninica che separa l'Emilia-Romagna dalla Toscana. Sebbene non molto turistica e dalle strade spesso strette, il suo territorio nasconde bellezze uniche al mondo che sapranno stupirvi.
Ne è esempio l'incantevole castello di Rocchetta Mattei, che coniuga svariati stili architettonici che ne fanno un castello unico al mondo. Straordinarie apparirà anche la Grotta di Labante e sopraffina la panoramica dal Santuario di Montovolo, luogo particolarmente spirituale con i suoi luoghi di culto e i suoi brevi sentieri panoramici sulla vetta del monte. All'appello non mancano laghi, dei quali il più grande e rappresentativo è senza dubbio il Lago di Suviana.
Con monti che sfiorano i duemila metri di altitudine, questo territorio offre anche turismo per gli amanti di montagna, sia estiva che invernale. Nel Parco Regionale del Corno alle Scale, ci sono comprensori e piste da scii, nonché numerosi sentieri, tramite i quali è possibile raggiungere la vetta di Corno alle Scale.
Il Lago di Suviana è il più grande lago dell'appennino, meta ideale per campeggi e gite fuori porta. Questo lago artificiale è circondato quasi interamente da un sentiero. Sparsi lungo il cammino ci sono grandi spazi, con barbeque a mattoni, dove rilassarsi a contatto con la natura, ideale con famiglia o amici.
La Rocchetta Mattei è un incantevole castello unico al mondo, fatto costruire dall'eccentrico Cesare Mattei nella seconda metà del XIX secolo, divenuto ricco grazie all'elettromeopatia da lui inventata. Si trova sull’appennino bolognese, nei pressi di Riola.
Dalla strada sarete subito incuriositi alla vista di questo grande castello e anche la visita vi stupirà per il suo stile arabo moresco sulla struttura di un castello europeo, che richiama tinte e fascino di parecchie culture del mondo.
In questo castello Mattei accoglieva i pazienti. Dopo aver oltrepassato un maestoso ingresso, si trovavano in un cortile, dove da un lato c'era una cascata e dall'altra un'enorme gabbia di uccelli esotici. Oggi l'acqua non è più presente e nemmeno la grande gabbia di uccelli.
L'ingresso al castello è a pagamento e qui scoprirete la personalità eclettica di Mattei. Nel castello molte illusioni appaiono costruite come per magia. Vedrete cemento artefatto per sembrare legno, archi in legno dipinto per sembrare pietra, dipinti prospettici che mostrano una profondità inesistente. Troverete anche la tecnologia musicale e innovativa di quell'epoca.
Se siete affascinati dal castello, poco distante si trova un'altra struttura di Cesare Mattei: la Villa del Cavaliere. L'accesso non è consentito, perché la struttura è privata, ma uno sguardo dall'esterno vi assicurerà il suo stile inconfondibile.
Nel comune di Marzabotto, a circa trenta chilometri, si trova, invece, il Castello di Medelana, in stato di abbandono.
Situato nello stesso comune di Grizzana Morandi, si trova il piccolissimo borgo medievale di La Scola. Il luogo, risalente al XIV secolo, con caratteristiche case in pietra. Il borgo, raccolto e ben conservato, nacque come quartiere militare, luogo di resistenza e difesa del centro monastico di Montovolo, che domina il monte.
L'ultimo tratto della strada è stretto e non molto agevole, ma non meglio sarà la strada per il Santuario della Beata Vergine della Consolazione di Montovolo, in vetta al monte. Il parcheggio non è molto agevole, ma ampio per i fuoristrada.
Il Santuario della Beata Vergine della Consolazione di Montovolo è un luogo di spiritualità di origine medievale, sulla vetta del monte Montovolo. Risalente al XII secolo e di architettura romanica, presenta un interno semplice e antico, con numerose arcate in stile romanico.
Il posto offre anche due semplici percorsi panoramici, una foresteria e un antico oratorio. Si tratta di un luogo ideale per una gita o per un ritiro spirituale. Unico difetto è la strada lunga e stretta.
La Grotta di Labante sono un luogo unico e raro, una formazione rocciosa carsica tra le più imponenti d'Italia. Si trovano nel comune di Castel d'Aiano, nei pressi della borgata San Cristoforo Labante, e sono facilmente raggiungibili in macchina. Se non c'è posto nel parcheggio antistante, sarà sufficiente avere come riferimento la chiesa del piccolo paese e prendere un breve sentiero a piedi che parte da lì. Le grotte sono anche ben segnalate nei sentieri del territorio.
Con i suoi 54 metri di lunghezza e un dislivello di 15 metri, la Grotta di Labante è una delle più grandi d'Italia e rappresenta un fenomeno carsico raro.
Grazie alle caratteristiche materiali della roccia, alla sorgente di San Cristoforo e all'habitat sopra la grotta, si generano cascate naturali. Infatti l'acqua della sorgente di San Cristoforo, ricca di calcio, concorre alla formazione dei travertini, rocce con una struttura porosa capace di immagazzinare acqua come una spugna.
Caratteristica della grotta sono anche le pisoliti, piccoli sassolini arrotondati, chiamati anche"perle di grotta". Si formano, in particolar modo, nello stretto cunicolo fra la parte anteriore e quella posteriore. Per la caratteristica di immagazzinare l'acqua e rilasciare piccola cascate, nella parte posteriore della grotta si è creata un minuscolo laghetto.
Accanto alla Grotta di Labante, c'è la più piccolo e meno rinomata Grotta dei Tedeschi.
Se vi piacciono le cascate e l'aria di montagna, il Parco Regionale di Corno alle Scale è un parco che si estende fra i monti più alti dell'appennino emiliano, come la vetta di Corno alle Scale, che sfiora i duemila metri di altitudine. Il parco dispone anche di un comprensorio e piste da sci per il turismo invernale.
Qui sarà possibile avventurarsi per i numerosi sentieri, andare alla scoperta di cascate, come la Cascata dell'Acqua Caduta o le Cascate del Dardagna. Sarà anche possibile raggiungere la vetta di Corno alle Scale.
Al parco non mancano suggestivi luoghi di culto immersi nel bosco, come il Santuario della Madonna dell'Acero o il Santuario della Madonna del Faggio.
Il Parco Regionale dell'Alto Appennino Modenese si trova ad ovest del Corno alle Scale, in provincia di Modena, a cui è collegato tramite sentieri. Presenta numerose cascate, sentieri e intrattenimenti. Inoltre vanta di avere la vetta più alta dell'Appennino Tosco-Emiliano: il Monte Cimone.
Nodo importante è il borgo di Sestola, che, oltre a offrire i servizi per il comprensorio sciistico del Cimone, ha una parte antica risalente al VII secolo. Ne danno testimonianza l'antica chiesa di San Niccolò e soprattutto il Castello di Sestola, sebbene in seguito ricostruiti.
Non lontano, ma sul versante toscano, si trova il comprensorio sciistico dell'Abetone.